“I Colli Euganei, storie e percorsi tra le colline di Venezia” di Patricia Guy
è la nuova guida ai Colli Euganei edita dalla Strada del Vino con il contributo del Gal Patavino, grazie ai fondi del Piano di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-2013.
Il libro è stato presentato agli operatori dei Colli Euganei martedì 24 febbraio presso il Parco Colli Euganei e alla stampa venerdì 27 febbraio presso il Caffè Quadri in Piazza San Marco a Venezia.
Ecco una breve anteprima…
Il libro, edito in lingua inglese (nella quale ha il titolo: The Venetian Hills: a Connoisseur’s Companion to the Colli Euganei) e italiana, vi accompagnerà alla scoperta della cultura, della storia e della gastronomia di un territorio estremamente affascinante, i cui castelli fortificati rimangono a testimonianza di un’epoca in cui i Colli Euganei erano più potenti della Serenissima, e le cui salutari sorgenti di acque termali hanno attratto visitatori fin dai tempi degli antichi romani. Non solo, in questa pratica guida troverete anche risposte a domande quali: in che modo l’Università di Padova influì sul regno di Enrico VIII? Perché Galileo faceva l’affittacamere? Il cabernet è nato qui? Che cos’è il giuggiolo? E infine: perché Ezzelino era così terribile?
Gli autori:
Patricia Guy, giornalista e autrice pluripremiata, scrive di vino, italia e cultura per riviste e siti web di tutto il mondo. Tra i suoi volumi: Wine with Asian Food, Wines of Italy e Bacchus at Baker Street.
Diego Gallo: guida naturalistica, ha curato la parte degli itinerari sulla Strada del Vino: a piedi, in bicicletta o in auto, con punti di interesse artistici e naturalistici e suggerimenti per la degustazioni ed il pernottamento lungo il percorso.
Foto di copertina:
Nicolò Miana: I Colli Euganei dalla laguna di Venezia
Dove trovarlo
Il libro non è al momento nel circuito commerciale ma è disponibile presso molte delle aziende associate della Strada del Vino. Per informazioni [email protected]
Di seguito l’introduzione del libro:
“Fare un viaggio in Italia significa per molte persone seguire il circuito collaudato delle città più famose, che ha Venezia come fiore all’occhiello. Tuttavia ritengo che i viaggiatori più curiosi ed esperti sentano a un certo punto il bisogno di abbandonare le piazze sovraffollate di turisti per avventurarsi al di fuori delle rotte più conosciute, dove è possibile costruire ricordi più autentici e personali. Queste persone sono alla ricerca di esperienze che possano dar loro un’idea della cultura e della storia locali e del modo in cui esse si riflettono sulle persone, su cibo, vino e architettura; solo così, infatti, sentiranno di aver scoperto qualcosa di unico e speciale. Non c’è posto migliore dei Colli Euganei, le cosiddette “colline di Venezia”, per inaugurare un viaggio come questo. In più di vent’anni di residenza in Italia, ho visitato spesso queste singolari colline le cui cave hanno fornito la materia prima per la costruzione delle piazze e dei palazzi più famosi di Venezia, i cui boschi hanno contribuito alla creazione della flotta veneziana e i cui rigogliosi frutteti, giardini e vigneti ne hanno nutrito la popolazione.I castelli e le mura fortificate posti in cima alle colline rimangono a testimonianza di un’epoca in cui questa zona era più potente della Serenissima. Nel XV e XVI secolo i signori di Padova e di Venezia, attratti dalla rara bellezza di questi colli in cui flora mediterranea e alpina vivono fianco a fianco, vi costruirono ville e splendidi parchi; grandi poeti, compositori e artisti come Petrarca (che morì ad Arquà), la famiglia Browning, Shelley, Mozart, Goldoni, Goethe, Bellini e Mantegna scelsero i Colli Euganei come luogo in cui trovare pace e ispirazione; le locali sorgenti termali hanno attratto visitatori fin dai tempi dei Romani; infine oggi, grazie a una singolare combinazione tra suolo ed esposizione, i Colli Euganei si stanno distinguendo per la produzione di alcuni dei migliori vini d’Italia.
Non si tratta quindi soltanto di una guida culturale e gastronomica della zona, ma di un libro in cui uno spirito curioso può trovare risposte a domande quali: in che modo l’Università di Padova ha influito sul regno di Enrico VIII? Perché l’astronomo Galileo faceva l’affittacamere? Come e quando il Cabernet è giunto sino ai Colli Euganei? Perché nel Medioevo sorsero così tanti monasteri in questa zona? Perché Ezzelino era così terribile? Ma soprattutto: la gatta imbalsamata era o non era di Petrarca?
La mia speranza è che questo libro possa fungere da stimolo per esplorare un territorio così singolare e affascinante, tanto vicino a Venezia quanto troppo spesso trascurato da viaggiatori frettolosi in rapida corsa verso la città successiva.”
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